E’ arrivato il 15 Giugno, in quel di Massa, forte e dirompente come non mai!
No, non stiamo parlando di un uragano estivo, bensì della sesta edizione dello stage Apport nella cittadina apuana.
Apport in Toscana ha organizzato nella storica cornice dello stadio “Oliveti” quello che oramai è divenuto un appuntamento fisso, un “must”, per tutti gli appassionati di questo ruolo per il centro Italia.
Nella suddetta giornata, impreziosita da un clima mite, anomalo per il periodo, ma ideale per prestazioni sportive, ha preso vita questo evento, accompagnato da relatori ed ospiti di grandissima qualità e competenza, non solo da un punto di vista professionale e sportivo, ma prima di tutto umano, valori cardine che da sempre contraddistinguono la nostra associazione.
Gli ospiti non hanno di certo deluso le attese e sono stati contraccambiati con la stima, la curiosità e le domande dei circa settanta partecipanti, accorsi di nuovo a questo evento a dimostrazione che il ruolo dell’allenatore dei portieri non è poi così tanto marginale come si potrebbe erroneamente credere, ed esiste, in questo particolare campo, una concreta e continua voglia di crescere, migliorare, ampliare e saziare il proprio desiderio di conoscenza per il bene di tutti gli attuali e futuri numeri uno.
La presente edizione ha voluto toccare a ampio raggio tutte le categorie dall’attività di base fino all’agonistica, perché chi allena, o meglio, forma i piccoli estremi difensori non può permettersi passi falsi.
Ma entriamo nello specifico della giornata.
Dopo le consuete pratiche di rito, inerenti registrazione e ritiro materiale, si è passati subito all’atto pratico, ovvero su campo, dove Roberto Guidi ha portato i saluti di Apport ai partecipanti e Giorgio Rocca ha introdotto con la consueta professionalità gli ospiti di giornata.
Pronti – via è stato il turno di Yuri Salvò (Settore Giovanile Cittadella) ad aprire le danze con la sua proposta di lavoro inerente ai numeri uno dell’attività di base, con giochi ed esercitazioni-sfida inerenti lo sviluppo dei piccoli portieri.
L’ originalità e l’ unicità delle proposte viste su campo, hanno fatto iniziare la giornata subito con il botto, stimolando ed accrescendo la curiosità dei presenti con molte domande e curiosità da esaudire.
Subito dopo, a seguire, è stato il turno di un altro ospite d’eccezione, ovvero Davide Pinato (ex portiere di Atalanta, Piacenza, Monza e Milan) attualmente allenatore dei portieri dei numeri uno rossoneri under 16 del Milan, il quale si è occupato di corsa e spostamenti del portiere.
Per mister Pinato è imprescindibile allenare il portiere il più possibile attraverso situazioni che richiamino alla gara, a partire dagli spostamenti, fino alle raccolte o la tecnica podalica, evidenziando ai presenti l’ importanza del primo passo.
Prima di pranzo è stato il turno di un altro ottimo e grande relatore proveniente dall’altra parte del naviglio milanese, sponda neroazzurra, ovvero Manuel Amoroso, responsabile dell’area tecnica dei portieri del Settore giovanile dell’ Inter, la cui proposta è andata a vertere su un allenamento di palle alte dall’analitico al situazionale.
Mister Amoroso ha ringraziato per l’invito riservato e sottolineato l’ottima stima che c’è tra Apport e la società neroazzurra, spiegando che la giornata solitamente scelta per la seduta di palle alte nel micro ciclo settimanale sia quella del giovedì, e come l’allenamento sia diviso per fasi, di cui una in forma ludica nella parte iniziale con l’attività di base.
Il bello della diretta, e del confronto, è stato come sia emersa una differenza di metodologia tra i due vivai della città della madonnina, inerente palla alta e terzo tempo, ma come la funzionalità del gesto alla fine faccia la differenza e riesca a soddisfare entrambe le correnti interpretative.
Pausa pranzo, tutti al ristorante, dove i colleghi hanno potuto esternare i propri dubbi o curiosità di quanto visto a tavola tra di loro, ma pure con i relatori presenti, e con ospiti di livello come Mauro Marchisio dell’Empoli, anche lui accorso a portare i propri saluti in questa importante giornata.
Subito dopo terminato il pranzo ritorno allo stadio “Oliveti” per il bis della giornata, dove stavolta sono stati gli allenatori dei portieri toscani i protagonisti, ricevendo i premi riservati ai preparatori delle squadre toscane dilettanti e giovanili che hanno vinto i rispettivi campionati. Di seguito i preparatori premiati: Fabbriciani Valerio; Tommei Paolo; Vivaldi Fabrizio; Dotti Luciano; Giusti Giovanni; Sali Bernardo; Caporalini Claudio; Martellini Carlo; Pastine Luca; Ferioli Raffaele; Brazzini Alessandro, Della Bartolomea Matteo; Gronchi Nico; Valiante Marco; Reitz Simone; Pani Andrea; Reali Luciano; Signorini Andrea; Maccarini Andrea; Valenzi Cristiano; Trifoni Vezio; Fantozzi Matteo.
Ritirati i premi si è passati su campo dove Claudio Caporalini (Prima squadra e sett. Giov. Bibbiena) e Valerio Fabbriciani (Under 15 Pontedera) hanno svolto una esercitazione a testa che solitamente propongono con i loro numeri uno.
Nel corso della premiazione, altri due importanti riconoscimenti sono stati assegnati: il premio Enio Quintavalle, padre fondatore e punto di riferimento di questo difficile compito, ed il premio per il socio più anziano in attività.
Il primo è andato a Fabrizio Vivaldi, raggiungendo così nello speciale albo i colleghi delle precedenti edizioni Andrea Puggelli e Roberto Furia; lo stesso Fabrizio, referente e socio Apport che si è tanto prodigato negli anni per il rispetto e lo sviluppo di questo ruolo, ha voluto ricordare con parole toccanti e semplici il ricordo del grande maestro, a cui è seguito un momento di commozione.
Il secondo riconoscimento, invece, è andato a Rossi Rolando.
A chiudere l’evento un altro ospite top level, Benassi Francesco preparato atletico e non allenatore dei portieri, a dimostrazione che chi opera in questo ruolo deve avere uno scibile a 360 gradi e non ragionare a compartimenti stagni, il quale ha svolto una seduta video inerente la forza strutturale e la forza funzionale che interessano i numeri uno. A fine giornata ci sono stati i saluti di Apport e le operazioni di chiusura, con il gruppo che si è dato appuntamento alla settima edizione con l’obiettivo di stupire ancora ulteriormente i partecipanti.