Portiere: una vita da precario. Ma non per tutti
SANDRO BOCCHIO - Tuttopsport
DA RAGAZZINI possedevamo quasi solo certezze sul calcio: le partita alla domenica pomeriggio, le formazioni dall'uno all'undici, la titolarità del portiere e l'eterna subalternità del suo vice. Quest'anno, quasi come non mai, quello tra i pali è invece divenuto uno dei ruoli più ballerini: per scelte tecniche oppure per colpi del destino. Prendete il Napoli. Se domenica gioca Bucci, sarà il quinto a esibirsi tra i pali, dopo Iezzo, Gianello, la meteora Sepe e Navarro. Un record che andrebbe a eguagliare quello del Venezia 1999-00, primato comunque "impuro" poiché - a Casazza, Konsel, Benussi e Taibi - si affiancò un difensore. Il mai dimenticato Bilica che, sostituto dell'espulso Casazza, si tolse lo sfizio (a San Siro) di parare un rigore a Shevchenko...
Soltanto in due possono al momento fregiarsi del titolo di sempre- presenti: Bizzarri e Rubinho. Un gradino più sotto stanno Marchetti, Frey e Julio Cesar. Altri hanno avuto infortuni che li hanno obbligati a brevi assenze, come Doni, Sereni e Handanovic, mentre un intoccabile come Buffon si è arreso per un periodo più lungo (e imprevisto). Gli ultimi a iscriversi all'elenco degli indisponibili, dopo il crack di Abbiati, sono stati Curci e Antonioli, proprio nell'ultimo turno di campionato. E il Bologna offfrirà così a Roberto Colombo la possibilità di esordire in serie A alla non più fanciullesca età di 33 anni.
Guai improvvisi oppure antichi malanni, che hanno rilanciato chi era dato per perduto (Dida) oppure creato pericolose illusioni (Manninger). Ma anche le scelte tecniche hanno ricoperto un bel ruolo nel rivoltare le gerarchie di inizio stagione. Così il Chievo ha ben presto cambiato Squizzi con Sorrentino mentre a Coppola una solenne distrazione su punizione di Volpi è costato il posto nell'Atalanta, a favore dell'emergente Consigli. Il Lecce ha riproposto per un breve periodo il ballottaggio Benussi-Rosati già visto in serie B: allora andò bene, stavolta la staffetta si è subito infranta sotto i cinque colpi di maglio del Palermo. Polemiche che, per un breve periodo, avevano sfiorato la Sampdoria, prima che venisse preferito Castellazzi a Mirante. Polemiche che invece hanno destabilizzato la Lazio, quando Delio Rossi ha messo da parte Carrizo per concedere nuovamente spazio a Muslera, rilanciatosi dopo gli sfondoni della passata stagione. L'argentino c'è rimasto malissimo, dispensando accuse a destra e a manca una volta tornato in patria per la Nazionale. C'è da capirlo, visto che a Roma era stato presentato come il nuovo profeta nel ruolo. Ma il posto occorre prima guadagnarlo e poi mantenerlo: parole in libertà e le sei reti incassate dalla Bolivia non aiutano di certo...